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Il Friuli Venezia Giulia con gli occhi di Home Carpet
Obiz la forza della natura sulle vie dell'antico impero romano
Vi presento la seconda tappa del nostro viaggio tra i vigneti del Friuli Venezia Giulia Obiz. Ci troviamo a Cervignano del Friuli a pochi passi dalla storica Aquileia. Pensate che questa cittadina venne fondata nel 181 a.C. come colonia romana per la sua posizione tra il porto e l’entroterra. Qui dorme silente una città antica le cui rovine fino ad ora rinvenute sono oggi visitabili. Di nota importanza anche la maestosa basilica le cui radici risalgono al 313 d.C.
Obiz si trova qui in questo quadro di storia, arte e cultura. Il nome deriva dal banchiere veneziano Tommaso Obizzi che nel 1505 acquistò queste terre. Dal 1997 sotto la guida di Yumani riparte la viticoltura con un risultato incredibile. Un posto maestoso dove si respira l’amore ed il rispetto per la natura che viene curata meticolosamente giorno dopo giorno da Yumani e dalla sua squadra. Qui si percepisce l’impronta del passato ma con una forte propensione alla modernità. Come? Indubbiamente attraverso la qualità dei vini oltre che alla cura delle vigne e di tutti gli ambienti che le circondano. Potete venire qui, immergervi nel verde, passeggiare affianco al fiume che naviga tra le terre di Obiz, acquistare del vino squisito e perché no, se di vostro gradimento potrete anche prenotare una visita guidata delle cantine con annessa degustazione di vini e taglieri. Il mio consiglio è questo visitate il sito (https://www.obiz.it/), scegliete un orario e venite direttamente sul posto ad acquistare il vostro vino per immergervi completamente nell’atmosfera di questo luogo magico.
A breve l’ultima tappa del viaggio tra i vigneti di Home Carpet
Sui Colli orientali di Casa Ermacora
A volte è possibile viaggiare rimanendo fermi proprio nel luogo in cui ci si trova.. Ed è quello che ho deciso di fare questa volta. Come? Prendendo con me alcuni tappeti e portandoli “a spasso” per il Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di farvi scoprire alcune meraviglie che la mia regione conserva quasi gelosamente. Questa volta però ho pensato di coinvolgere anche alcune realtà locali che si dedicano completamente allo sviluppo del territorio realizzando prodotti di ottima qualità. Così nasce il mio viaggio tra le aziende vinicole. Perché partiamo proprio da uno dei simboli di questa regione il vino. Sulle piattaforme social potrete seguire il mio cammino con le foto ed i video che ho realizzato
Ma adesso torniamo a noi con la prima tappa di questo esperienza: l’azienda vinicola Ermacora sui Colli Orientali. La zona collinare offre dei panorami incredibili percorribili a piedi, in bici in moto a anche in auto. Qui troverete agriturismi deliziosi, nascosti o noti. Potrete mangiare nella locanda e dormire in un vero e proprio castello. Ma soprattutto avrete la possibilità di visitare l’azienda vinicola Ermacora che si trova a Ipplis e a Montsclapade. Magari ad accogliervi ci sarà proprio lui il vignaiolo Nicola che assieme alla sua famiglia lavora queste terre da molto molto tempo. Infatti l’azienda venne fondata nel 1922 ma pare che le origini siano ancora più antiche e che risalgano al 1811. I Friulani lo sanno parlare di vini Ermacora è come parlare di gubana e di frico: fanno tutti parte del patrimonio enogastronomico della nostra regione.
A Nicola ho posto le seguenti domande:
“Con gli occhi di chi ha visto in mondo, cosa rappresentano queste terre?”
“Cosa vuol dire per te fare vino?”
“Qual’è il tuo vino preferito”
Forse penserete che non è facile rispondere, ma vi posso garantire che le risposte sono state davvero illuminanti e soprattutto da questo incontro si percepisce storia, passione, tradizione ma soprattutto un legame a queste terre che viene tramandato di generazione in generazione.
Io vi consiglio di intraprendere con me questo viaggio, potrete seguirmi su Instagram Facebook o Youtube.
PS Se volete conoscere ancor di più l’azienda vinicola Ermacora qui il sito ufficiale https://www.ermacora.it/
La seta che meraviglia.. Attenti viaggiatori questo articolo è proprio per voi
Si caro lettore, parlo direttamente con te. Tu che sei in procinto di avventurarti in Turchia piuttosto che in Cina in India o in Iran. Se nella tua bucket list c’è anche l’acquisto di un tappeto fermati un attimo a leggere.
Di cosa sto parlando? Ma è chiaro no, dal titolo dell’articolo, della seta. La seta ha origini antiche, per qualcuno ormai è una tecnica di produzione discutibile ma si sà, la storia è fatta di cambiamenti e probabilmente anche questa tecnica andrà un giorno a cessare per sempre. Ma non siamo qui per parlare di temi di eticità ma per capire insieme i diversi tipi di seta che vengono utilizzati nella lavorazione artigianale dei tappeti orientali.
Partiamo da un primissimo appunto, i tappeti in seta vengono lavorati in diverse zone del mondo:
Iran, Cina, Turchia e India. Da qui passiamo a una seconda classificazione: seta naturale e seta artificiale. L’Iran la Cina e la Turchia sono i paesi che storicamente, nell’ambito della lavorazione dei tappeti, sono noti a noi del settore, per l’utilizzo della seta prodotta dal bacco.
Anche nella mia regione di provenienza, sono al 100% geneticamente persiana ma sono nata in Friuli Venezia Giulia, in un tempo ormai remoto si lavorava il bacco da seta grazie alla numerosa presenza del Gelso, albero che produce la foglia di cui si nutre il bacco.
L’Iran continua ad utilizzare la seta naturale per i tappeti ottenendo così dei capolavori d’arte che manterranno la loro bellezza per tutta la durata della loro vita. Infatti un tappeto al 100% in seta naturale rimarrà bello e lucente praticamente per sempre. Cosa non altrettanto constatabile nei tappeti realizzati con la seta artificiale in quanto questi, purtroppo, con il passare degli anni e dei lavaggi saranno destinati a perdere la loro lucentezza. Sempre in termini pratici c’è per l’appunto una netta differenza di prezzo.
I tappeti vecchi o di vecchia manifattura Cinesi sono anche questi dei capolavori d’arte e alcuni tipi specifici sono realizzati con la seta naturale. Purtroppo però anche qui c’è sempre di più la tendenza a passare verso l’utilizzo della seta artificiale.
La Turchia, e qui vi voglio concentrati perché è la meta classica dei nostri amici viaggiatori in cerca di affari da realizzare!! La Turchia è un territorio magico e splendente e i venditori sono dei bravissimi commercianti. I tappeti che troverete sono meravigliosi ma attenti al prezzo… Fatevi un giro nei negozi qui in Italia prima di partire ed acquistare lì, giusto per avere qualche informazione in più. A parte questa parentesi che apro perché purtroppo moltissime persone che tornano dalla Turchia convinti di aver fatto grossi affari, in realtà, oltre ad aver pagato il tappeto hanno praticamente pagato anche l’intera esperienza d’acquisto, la zona è storicamente importante per la produzione dei tappeti. E qui i tappeti realizzati in vera seta naturale sono gli Herakè e i Kaisari. Attenzione che non siano Herakè prodotti in Cina (mere imitazioni) realizzati in seta artificiale e quindi, non vanno pagati quanto i tappeti in seta naturale.
Ultimo ma non ultimo, vi racconto qui dei tappeti Jaipur realizzati in India. I Japiur sono tappeti molto luminosi e ideali per la zona notte. Sono realizzati a mano e anche qui con seta artificiale. Bellissimi al tatto ma sappiate che in futuro non avranno più la stessa lucentezza iniziale.
Per gli occhi sono tutti tappeti stupendi, sicuramente più ne vedrete e più man mano riuscirete a capire la distinzione. I tappeti in seta naturale, hanno dei nodi finissimi che faranno si che il tappeto sia tanto bello davanti quanto dietro. Hanno una leggerezza paragonabile ad uno scialle e per i più folli, sfilando un filo dal tappeto di seta e bruciandolo l’odore sarà particolare. Provo a riassumervelo così:
– Seta naturale: odora di seta bruciata, diventa quasi rigido al tatto
– Seta artificiale: odore di cotone, diventa gommoso al tatto
– Lana: fumo nero e odore di lana bruciato
Con questo articolo non voglio farvi perdere l’entusiasmo per i tappeti in seta artificiale ma volevo solo raccontarvi la netta distinzione e soprattutto farvi risparmiare qualche penny in viaggio
Curiosità e consigli benvenuti sul blog di Home Carpet
Pulizie di primavera, come mettere via il tappeto per l'estate
Finalmente ci siamo, inizia la bella stagione e con essa anche la voglia di cambiamenti e di pulizia dentro e fuori casa. La stagione ideale per alleggerirsi di cose vecchie, polvere e tanto altro ancora. C’è anche chi, in previsione dell’estate, vuole arieggiare la casa e pulire tutto davvero affondo. Una piccola nota, questo non è necessario, io ad esempio non riuscirei mai a togliere i miei amati tappeti nemmeno per qualche mese all’anno. Ma prendiamo il caso vostro, anzi il tuo caso.. Si mi rivolgo proprio a te che vuoi mettere in pausa per l’estate la presenza dei tappeti in casa. Sai già qual è il modo giusto? Se già ne sei a conoscenza, benissimo, continua pure a leggere questo articolo per averne la conferma. Se invece non lo sai ecco che il web ti ha fatto atterrare sul blog giusto. In anzi tutto piccolo trucchetto per chi semplicemente vuole far arieggiare i tappeti. Nota, per chi non lo fa abitualmente, date in primis un bel passaggio di aspirapolvere. Se avete a disposizione un giardino vi consiglio di prendere il vostro tappeto, idealmente di primo mattino per sfruttare la presenza della rugiada, e di adagiarlo rovesciato sull’erba. Lasciatelo pure lì per qualche ora così che la polvere possa uscire dalle profondità del tappeto. Vedrete come già si avvertirà un cambiamento. Questo metodo lo potete applicare più volte nell’arco dell’anno che sicuramente male non fa al vostro tappeto.
Per chi invece è abituato a togliere il tappeto per periodi prolungati ecco il kit necessario:
1. Un giornale
2. Canfora o naftalina
3. Elastico o spago
Ora i passaggi consigliati da seguire:
1. Portare a lavare il tappeto in un centro specializzato (come Home Carpet)
2. Arrotolare il tappeto in dei fogli di giornale*
3. Nel passaggio precedente ricordarsi di riporre nel tappeto della *canfora o della naftalina necessaria per evitare il proliferare delle tarme
4. Legare il tappeto arrotolato con un elastico o uno spago
5. Appoggiare il tappeto al muro in posizione verticale in una stanza che non sia umida. Questo perché se mai ci dovesse essere una perdita d’acqua, o forte umidità, il danno sarà limitato alla zona dei bordi e non a tutto il tappeto che quindi significa minor spesa per la riparazione
Facile vero? Mi raccomando… Non cercare scorciatoie come quella di chiedere alla lavanderia di avvolgere il tappeto nella plastica. Caro lettore, le
tarme possono comunque svilupparsi anche sotto di essa. Se proprio vuoi puoi aprire la plastica, fare tutti i passaggi elencati, e poi riavvolgere il
tappeto nella plastica fornita dalla lavanderia. Seconda nota, la lavanda è un metodo meravigliosamente naturale ma che purtroppo non è altamente
efficace come le soluzioni chimiche della canfora o naftalina.
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Shiraz
«Quant’è bella Shiraz, al mondo non ha pari! Preservala, mio Dio, da tutte le sciagure! Scorra, scorra per sempre questo ruscello nostro, che fa, con le sue acque, senza fine la vita. Fra i sereni abitati e le liete radure uno zefiro fresco che dell’ambra ha il profumo. Vieni a Shiraz, tra la sua gente cerca, così perfetta, grazie celestiali.»
Hafez, Canzoniere, 27
Shiraz è la quinta città più popolata dell’Iran, conta oggi circa 1.869.000 abitanti. Un tempo, durante la dinastia Zand tra il 1750 ed il 1794 fu capitale per poi essere invece trasferita a Teheran. Shiraz, che si trova nella regione Fars, sorge sulla “Rudkhoneye Khoshk” letteralmente “fiume secco”. È una delle città più vecchie dell’antico impero Persiano, per secoli è stato un importante centro di mercati e scambi.
Mosche Nasir ol molk, Shiraz
Shiraz ha probabilmente più di 4000 anni, è conosciuta come la città dei poeti, della letteratura, del vino (nonostante sia attualmente illegale il consumo e la vendita di ogni sostanza alcolica in Iran) e dei fiori. Fra i poeti, mistici e filosofi più importanti nati a Shiraz si possono ricordare i poeti come Sa’di e Hafez, il mistico Ruzbehan e il filosofo Mulla Sadra
Da molti è considerata la città dei giardini, in quanto ricca di tali. Ha una grande comunità di Cristiani e di Ebrei. L’artigianato di spicco di Shiraz varia dalla lavorazione di intarsi a mosaico con disegni triangolari, alla raffinata lavorazione dell’argento, alla realizzazione di pile e pile di tappeti tessuti a mano tra cui di spicco i Kilim e i tappeti giagim lavorati nei villaggi e dalle tribù locali.
Tappeti persiani Udine
Acquistare un tappeto persiano o un tappeto orientale è come acquistare un quadro. Questo perché un bel quadro, un tappeto e la giusta tenda sono tutti elementi che riscaldano e determinano l’ambiente. Difficile da credere? Perché non provate a prendere una stanza, ad esempio il salotto, provate ora a stare qualche giorno con solo i vostri arredi come il divano e il tavolino. Poi per altri 3 giorni provate a inserire un tappeto fatto a mano. Passati questi giorni togliete il tappeto e fateci sapere le vostre primissime impressioni. Sono molte le persone che ci hanno raccontato come per anni non avessero dato importanza ai tappeti ma, che una volta fatta la prova, non hanno più potuto farne a meno.
Qui entra in gioco di Home Carpet Udine. La scelta di un tappeto non è sempre facile ed immediata. Certo c’è chi si innamora a prima vista ma in alcuni casi è fondamentale provare i tappeti a casa. Il nostro team sarà felice di farvi provare, per chi abita in regione, alcuni tappeti direttamente casa vostra. I tappeti fatti a mano, sono frutto di un meraviglioso lavoro di artigianato. Ogni pezzo è singolare e c’è un mondo intero da scoprire che si cela con alcune delle storie più intriganti del passato.. Siete curiosi? Prossimamente in questo Blog
Esfahan
Vasi persiani Isfahan
Non solo tappeti! Questi vasi sono originari della città di Isfahan famosa per le sue meravigliose e pittoresche moschee. Isfahan e altresì conosciuta come “la metà del mondo” per il suo splendore. La lavorazione artigianale in questa città raggiunge livelli altissimi, i tappeti più belli e le opere di decorazione in miniature vengono create dai migliori artigiani del paese che si concentrano da secoli a Isfahan.
Il vero tappeto vintage
Cos’è il vintage? Il vintage è quel vecchi che ancora non è antico, è quel vecchio che non è mai fuori moda è quel vecchio che racchiude una storia o forse più di una. Purtroppo negli anni abbiamo perso la sensibilità per gli oggetti che ci circondano, quando qualcosa è rovinato spesso è da sostituire ma non è sempre necessario anzi.. La moda attuale è di creare e con una macchinazione artificiale dare un aspetto invecchiato agli oggetti quando in realtà questo non è necessario perché tutto intorno a noi siamo circondati da meravigliosi oggetti vintage autentici. Il mondo dell’antiquariato racchiude tutto ciò che supera i 100 anni di età ma, udite udite, tutto quello che non è nuovo dove ricade? Ricade nella mia parentesi preferita il vecchio l’usato che in realtà non è altro che la base per ottenere un autentico pezzo vintage
Noi di Home Carpet siamo esperti oltre che nella vendita di tappeti anche nel lavaggio e nella riparazione. Prima di eliminare un tappeto perché credi sia vecchio, rovinato o ormai consumato mandaci una foto o passa in negozio saremo lieti di analizzare e darti un indicazione: se sarà necessario si potrà riparare o restauro. Alcuni oggetti raccontano delle storie, chissà magari il tappeto che hai sotto ai piedi un tempo decorava il salone di una principessa ed un principe in medio oriente o invece quel tappeto ha accompagnato la storia di diverse generazioni di una famiglia in occidente o ancora dall’oriente ha viaggiato per le americhe per poi sbarcare dopo diversi anni in Europa… Ecco il vero vintage, quel vintage che ha un trascorso e che potrà collezionare ancora innumerevoli storie da raccontare ai nostri figli e nipoti.
Perchè scegliere Home Carpet?
Quando si fanno acquisti importanti si decide un po’ in base al gusto, un po’ in base alla presentazione del negozio, un po’ in base al budget a disposizione e se con quel budget si trova proprio l’elemento che si stava cercando, ma soprattutto si sceglie di pancia! Home Carpet si differenzia nel settore dei tappeti orientali artigianali perché alla base di tutto, al principio di un lavoro che per alcuni non è altro che un mestiere come tanti altri, c’è l’amore per l’artigianato. C’è la passione per il bello, c’è un legame profondo con la cultura più antica persiana… Ma soprattutto c’è una famiglia forte e coesa, eh si perché tutto nasce da Shahpour Sobhani ma poi vi è stata un evoluzione nel tempo.. La storia è lunga ed interessante perché Home Carpet nasce più di 40 anni fa da una scelta, condizionata da un cambio di regime di Iran, dalla persecuzione dei Bahà’ì e da un giovane ragazzo (ora non più così giovane) che si trovava in Italia per i suoi studi di architettura e scenografia…
Quel ragazzo di soli 18 anni non sapeva che avrebbe dato vita un giorno ad un attività che sarebbe destinata a durare nel tempo e a succedersi di generazione. Ma prima ancora all’ingresso di Elahe per gli amici (la moglie) nella conduzione dell’attività.. Quando mai avete associato i “negozi di tappeti” della vostra città ad una donna persiana? E se una donna per Shahpour non era abbastanza ad un certo punto si è avvicinata anche Jasmine, la figlia minore per dare una boccata d’aria fresca e di modernità a questo settore che ha visto prima la sua gloria, poi una brusca frenata per gli eventi economici che tutti conosciamo.. Ma insieme abbiamo deciso di mantenere e continuare questo viaggio fino a quando sarà possibile perché il legame che corre nelle nostre vene è la passione per i tappeti persiani e orientali.
Quindi perché scegliere Home Carpet? Perché vi aspetta passione, dedizione e storia. Tutto questo si riflette nella nostra collezione di tappeti vasta e articolata, selezionata pezzo per pezzo per garantire che chiunque entri in uno dei nostri punti vendita possa trovare il tappeto giusto. Grazie ad anni di esperienza siamo inoltre professionisti nel lavaggio dei tappeti e nelle riparazioni.
Perchè è importante far riparare il tappeto da professionisti il prima possibile?
Un tappeto persiano è per sempre… O quasi. Non è sempre così! Il tappeto ha bisogno di alcune cure ed accortezze. Il passare degli anni, dei decenni e in alcuni rari casi dei secoli può lasciare qualche segno del tempo trascorso. Un po’ come le rughe.. Ma nel caso dei tappeti è possibile intervenire subito per far sì che quelle rughe spariscano e forse si ripropongano solo dopo altri 30 anni.. Un miracolo forse? La cura della giovinezza eterna? No si tratta solo del far riparare o restaurare il proprio tappeto per tempo, ma attenzione a scegliere accuratamente il professionista perché come un chirurgo si ha può avere una buona mano di un restauratore. Home Carpet opera in questo senso da più di 40 anni, quindi l’esperienza è tanta oltre che la sensibilità ai materiali e al tipo di intervento necessario. Ti aspettiamo in uno dei nostri store per ulteriori informazioni e soprattutto per un preventivo dettagliato su cosa sia più opportuno fare per il tuo tappeto. Nel tempo ci sono stati casi in cui qualcuno ha avuto un tesoro segreto tra le meni senza nemmeno saperlo. E tu cosa stai aspettando?
"Buongiorno, vorrei vedere un tappeto moderno"
Chi pronuncia questa frase spesso non sa che vi è un amplio panorama che gli si sta per prospettare. Nel mondo dei tappeti artigianali c’è una netta distinzione anche all’interno dei tappeti moderni. Eh si perché non c’è solo il design ma anche una diversa qualità di lavorazione
Il tappeto gabbeh nasce storicamente in Iran nella zona di Qashqai ad opera delle tribù nomadi che vi stanziano come vero e proprio accessorio funzionale per la vita quotidiana. L’autentico gabbeh è estremamente robusto e pesante perché viene realizzato per essere utilizzato come base su cui ergere le tende. I gabbeh infatti sono spesso lavorati con pochi colori, ordito trama e vello sono 100% in lana, in alcuni casi vi sono rappresentate figure ed elementi per lo più stilizzati.
Questi tappeti sono quindi il rivestimento vero e proprio del terreno dove poi vi saranno le attività di vita quotidiana come il mangiare ed il dormire. I Qashqai sono infatti anche conosciuti per la lavorazione dei tappeti col medesimo nome della tribù ed anche i tappeti Shiraz. A differenza del Gabbeh queste tipologie di tappeto sono caratterizzati da svariati colori e disegni in quanto realizzati ai fini ornamentali e vengono quindi disposti sui gabbeh.
Nel tempo la lavorazione dei gabbeh si è anche diffusa in altre zone dell’Asia come Pakistan, India e Turchia. A differenza dei gabbeh persiani che nascono quindi per essere 100% funzionali questi gabbeh hanno il solo scopo ornamentale motivo per il quale hanno anche una robustezza e quindi un peso inferiore. I disegni sono spesso simili a quelli persiani quindi tinte unite o alcuni disegni semplici stilizzati.
Esiste però un’altra amplia scelta di tappeti moderni sempre a tinta unica o con pochi disegni geometrici semplici e lineari. In questo caso ci riferiamo ai tappeti zigler soprattutto conosciuti tra gli esperti come tappeto dariò: la netta differenza tra zigler e dariò non è tanto la finezza della lavorazione ma quanto il design. I zigler sono famosi per i noti disegno ispirati agli antichi tappeti caucasici mentre i tappeti dariò hanno un design estremamente moderno e semplice. Questa tipologia di tappeto viene realizzata sempre a mano in alcune zone del Pakistan o Afghanistan.
A differenza dei tappeti gabbeh, quest’ultimi sono molto più leggeri e sottili in quanto tramo ordito sono in cotone e il vello è in lana. Nascono come elementi ornamentali per qui non richiedono la robustezza del gabbeh persiano. I dariò sono annodati a mano su telaio, mentre i gabbeh persiani vengono annodati su telai improvvisati e fissati al terreno (quindi non in verticale ma in orizzontale) per la necessità del continuo movimento della tribù.
I tappeti zigler dal design moderno, potrebbero essere erroneamente confusi con i gabbeh fino a quando non si ha modo di toccare con mano il tappeto. Qui si ha una chiara consapevolezza della differenza di spessore, annodatura (più fine nel caso dei dariò) e quindi leggerezza. Spesso il tappeto dariò può altresì risultare “lucido” alla vista se paragonato ad un gabbeh dando l’impressione di essere quasi setato.
Ne consegue che anche a livello di pulizia il tappeto dariò è più semplice da mantenere in quanto lo sporco, la polvere, i residui riescono a filtrare oltre i nodi e così sarà più facile con un’aspirapolvere pulire il tappeto. Il gabbeh invece, data la lavorazione fitta rende più compatto il tappeto e quindi si rischia che la polvere ed i residui rimangano ben incastrati nel vello del tappeto. Ultimo ma non meno importante è la netta differenza di prezzo se un gabbeh di 100x50cm ha un costo di circa 90 euro, un tappeto moderno dariò ne costerà invece 200 euro.
Ma si sà, la qualità non ha prezzo
Perché il mio tappeto sta schiarendo?
Vediamo insieme perché
Tanto per cominciare bisogna capire se, sta sbiadendo solo da un lato oppure il discorso è omogeneo, il tappeto è in battuta di sole? E per finire quando hai fatto lavare il tuo tappeto l’ultima volta in un centro specializzato?
Ecco partendo da queste considerazioni possiamo capire la casistica e un potenziale rimedio.
In primis c’è da dire che si, quando un tappeto viene esposto continuamente al sole (parliamo sempre di svariati anni) il tappeto potrebbe lentamente scolorire. Questo non significa che se il tappeto era rosso diverrà bianco ma piuttosto che il rosso non sarà più così acceso. Per cui il nostro consiglio è quello di girare il tappeto di tanto in tanto, così che il sole non batta continuamente su quella zona d’interesse.
Se il danno da sole è già avvenuto avete due opzioni:
1) girare il tappeto così che il sole scolorisca anche l’altro lato
2) si può prendere in considerazione di rivolgersi ad un centro specializzato, come i nostri punti vendita, ed insieme valuteremo se si può procedere con la “tosatura” del tappeto. Attenzione però che questo intervento è potenzialmente possibile solo sui tappeti più spessi e non sempre conviene
Se invece il tappeto non è in battuta di sole e vi accorgete che si sta un po’ scolorendo ecco qui dovete pensare a quando è stata l’ultima volta che avete fatto lavare il tappeto ad acqua. Aspirare il tappeto è molto efficace come anche stenderlo rovesciato sull’erba umida da brina mattutina ciò non toglie che di tanto in tanto il tappeto ha bisogno di una bella “doccia” con acqua e saponi appositi.
E questo si fa in un centro specializzato. Insomma, se sono 10 anni che non lavate quel tappeto e vi sembra che stia cambiando il colore vuol dire che forse già da tempo dovevate considerare un lavaggio. Ma non fa niente, è solo uno strato di polvere/sporco quasi impercettibile che si è ben attecchito e quasi sempre dopo il lavaggio il tappeto riavrà la sua meravigliosa lucentezza originaria.
Potete fare sempre un piccolo esperimento a casa come segue: aspirate a fondo il tappeto e successivamente passate un pano intinto in acqua e aceto bianco. Vedrete subito se è questo il rimedio più adatto appena lo strato di lana si asciugherà.
Ci sono poi casi in cui si è fatto cadere qualcosa, si è utilizzato un prodotto chimico e purtroppo non sempre si può risolvere il problema ma è tutto da valutare. Perché come mi piace ripetere, la bellezza delle cose artigianali è che si può sempre rimetterci mano
Tappeti e bambini, bambini e tappeti.. Aiuto ma si può fare?
Certo che si.. Ma voi un pochino non ve lo ricordate il piacere che si aveva quando si era piccini di rotolare, giocare e immaginare infinite avventure buttati per terra magari su un soffice manto d’erba o nelle giornate uggiose e fredde su un morbido tappeto persiano? Mmm se poi quel tappeto era di lana ancora meglio.
Ebbene con il passare degli anni si è sviluppato il pensiero che il tappeto sia un oggetto di lusso da conservare e tenere a debita distanza dai bambini. O ancora che il tappeto sia vettore di germi o che il tappeto di gomma possa riparare meglio dalle cadute.
Ripartiamo da capo… Perché il tappeto artigianale è in realtà molto più semplice da pulire di quanto si possa credere. Fate una prova. Prima di passare l’aspirapolvere, tirare su una parte di un tappeto in una zona di forte passaggio, o ancora meglio, se ne avete uno sotto la tavola da pranzo. Vi accorgerete che ci sarà della polvere o dei residui alimentari sotto al tappeto. Questo cosa significa? Che fortunatamente il tappeto fatto a mano ha un tipo di annodatura che non trattiene lo sporco. Per tenere ben pulito basterà passare l’aspirapolvere per ciò che non ha superato la superficie e aspirare poi sotto per i residui.
Quando il vostro bimbo sta per iniziare a camminare, e come la mia dolce Ginevra sviluppa la passione per assaggiarsi le cose, basterà portare il vostro tappeto orientale in una clinica specializzata per il lavaggio ad acqua (ad esempio uno dei nostri punti vendita) per una pulizia, sanificazione approfondita.. Magari per il tempo in cui i vostri bimbi vogliono mangiarsi anche il tappeto, evitate di passarci continuamente con le scarpe ma questo vale per qualsiasi oggetto che cade e che ovviamente non vorrete calpestare prima che il vostro piccolo lo metta in bocca… Una volta fatto il lavaggio ad acqua e prodotti specifici il tappeto rimane pulito per anni e anni!
Noi consigliamo di osservare le frange. Quando queste si imbruniscono è il segnale del bisogno di un nuovo lavaggio.. Quando i vostri bimbi faranno cadere dello yogurt o piuttosto della pittura sul tappeto non vi preoccupate. Sarà sufficiente munirsi di olio di gomito, una bacinella d’acqua un canovaccio e.. Potrete strofinare serenamente la superficie per pulire la zona interessata. Se volete potete utilizzare anche un sapone neutro (mi raccomando questo non vale per i tappeti in seta !!!) e non utilizzate prodotti chimici, nemmeno il meraviglioso chantecler.
In quanto alle cadute beh.. Voi vorreste cadere su una superficie morbida o su una gomma?
I tappeti sono parte della vita di una famiglia. Non temete prima che si rovinino o si consumino ne passa del tempo motivo per il quale esistono e vengono tutt’oggi apprezzati i tappeti antichi dove si parla di più di 100 anni di età
Non rimane che provare per credere..
Benefici pubblici
Si rende noto che, ai sensi della LR 3/2020, articolo 5. DGR n. 779 dd. 29.05.2020 – contributi a ristoro dei danni causati dall’emergenza Covid-19 a favore delle imprese dei settori ricettivo, turistico, commercio, artigianato e dei servizi connessi a tali settori, all’impresa HOME CARPET DI ALIAKBAR FAHIMEH, con sede in VIA FORNI DI SOTTO, 22/A, UDINE – UD – C.F. LKBFMH57E65Z224D, con Delibera del Consiglio di Amministrazione del CATTFVG n. 6_LR-FVG_3.2020/CATTFVG/06.08.202 del 06/08/2020 è stata approvata la concessione definitiva, secondo il Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19 di cui alla comunicazione della Commissione europea C(2020) 1863 final del 19 marzo 2020, del contributo di euro 1.400,00 a ristoro dei danni causati dall’emergenza Covid-19;